Timeline
24 Febbraio 2025
1982
Fondazione
George Lucas
Lucasfilm Games nasce come divisione di sviluppo videoludico all’interno della Lucasfilm Ltd, fondata su iniziativa di George Lucas, desideroso di espandere il proprio impero oltre il cinema. La neonata divisione stipula un accordo strategico con Atari, che fornisce finanziamenti per sostenere l’ingresso nel mercato, ottenendo in cambio l’esclusiva per la pubblicazione di giochi basati sul franchise Star Wars. Questa clausola costringe il neonato studio a concentrarsi esclusivamente su proprietà intellettuali originali per i propri progetti iniziali.
1983
Pessimo inizio
Copie pirata
Il debutto della compagnia è segnato da un duro colpo: copie pirata dei primi due giochi, Ballblazer (1985) e Rescue on Fractalus! (1984), iniziano a circolare ancor prima della loro pubblicazione ufficiale. Questo imprevisto mette immediatamente in difficoltà la neonata società, che rischia la bancarotta già nel suo primo anno di attività.
1985
Cambio editore
Subentra Epyx
Gli accordi con Atari per la pubblicazione di Ballblazer (1985) e Rescue on Fractalus! (1984) vacillano, complice la diffusione delle copie pirata e la vendita della divisione consumatori di Atari da parte di Warner Communications. A cogliere l’opportunità è Epyx, che diventa il primo editore ufficiale dei due titoli, permettendo finalmente la loro uscita sul mercato. Nel frattempo, Lucasfilm Games conclude lo sviluppo di altri due giochi, pubblicati anch’essi nel corso dello stesso anno.
1986
Esperimento Habitat
Labyrinth
La compagnia esplora il territorio dei mondi virtuali con Habitat (1986), un progetto sperimentale che rappresenta uno dei primi tentativi di creare una comunità online su larga scala, utilizzando un’interfaccia grafica ispirata ai MUD testuali. Sebbene rilasciato solo in versione beta, Habitat getta le basi per i futuri MMO. Nello stesso anno, Lucasfilm Games pubblica la sua prima avventura grafica, Labyrinth (1986), che ottiene un ottimo riscontro e spinge la compagnia a concentrarsi ulteriormente su questo genere.
1987
SCUMM Engine
Maniac Mansion
Ron Gilbert sviluppa il motore SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion), progettato per semplificare la creazione di avventure grafiche e innovare le meccaniche del genere. Il primo titolo a sfruttarlo è Maniac Mansion (1987), pubblicato dalla stessa Lucasfilm Games. Il gioco riceve un’accoglienza positiva, contribuendo a ridefinire il genere grazie alle sue idee di design e all’efficienza del nuovo motore, che diventerà la base delle future produzioni dello studio.
1990
Golden Age degli Adventure
The Secret of Monkey Island
Dopo Maniac Mansion (1987), Lucasfilm Games consolida la propria reputazione con una serie di titoli ben accolti dalla critica, mentre il motore SCUMM viene costantemente perfezionato. La consacrazione definitiva arriva con The Secret of Monkey Island (1990), capolavoro di Ron Gilbert che diventa una pietra miliare del genere, influenzando profondamente le produzioni future. Questo successo segna l’inizio dell’età d’oro sia per lo studio che per il genere delle avventure grafiche.
1991
Rebranding
iMUSE e Monkey Island 2
A seguito della continua espansione e delle ristrutturazioni interne di Lucasfilm Ltd, Lucasfilm Games cambia nome in LucasArts. Jack Sorensen diventa il nuovo CEO e lo studio sviluppa iMUSE, un innovativo sistema musicale dinamico utilizzato per la prima volta in Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge (1991), accolto con grande entusiasmo. Nello stesso anno, la licenza per la pubblicazione di giochi Star Wars torna sotto il pieno controllo della compagnia.
1993
Auto-pubblicazioni
Nuovi titoli
La compagnia raggiunge la piena maturità editoriale, pubblicando autonomamente i propri giochi e, in rare occasioni, agendo come editore per studi esterni. Tra i successi dell’anno spiccano Day of the Tentacle (1993), Sam & Max Hit the Road (1993) e Star Wars: X-Wing (1993), che consolidano la posizione di LucasArts come uno dei principali protagonisti del settore videoludico.
1995
Molte produzioni
Coinvolto Spilberg
La compagnia continua a sfornare produzioni di rilievo, tra cui spiccano Full Throttle (1995) e The Dig (1995). Quest’ultimo nasce da un’idea originale di Steven Spielberg, inizialmente concepita per il cinema e poi adattata in forma videoludica. Nel frattempo, la produzione di titoli Star Wars continua senza sosta, sia con sviluppi interni che grazie alla collaborazione con studi esterni.
1996
Lucas Learning
Software educativi
LucasArts fonda Lucas Learning, una sussidiaria dedicata allo sviluppo di software educativi, con l’obiettivo di creare prodotti interattivi e formativi, principalmente rivolti a un pubblico giovane.
1997
Continuare imperterriti
The Curse of Monkey Island
Nonostante il progressivo calo d’interesse per le avventure grafiche, LucasArts rilancia la saga di Monkey Island con The Curse of Monkey Island (1997), terzo capitolo che introduce significative novità stilistiche e non è più diretto da Ron Gilbert. Parallelamente, la produzione di giochi Star Wars prosegue senza sosta, grazie anche al contributo di studi esterni.
1998
L'ultima perla
Inizio della fine
Tra le numerose produzioni dedicate a Star Wars e Indiana Jones, spicca Grim Fandango (1998), considerato l’ultimo grande capolavoro dello studio. Il gioco abbandona il motore SCUMM in favore del nuovo GrimE, che introduce ambientazioni tridimensionali. Nonostante il plauso della critica e del pubblico, il titolo segna la fine dell’epoca d’oro della compagnia e l’inizio di un lento declino.
2000
Abbandono della nave
Dipendenti lasciano la società
Jack Sorensen lascia la presidenza, sostituito da Simon Jeffery. Durante questo periodo esce Escape from Monkey Island (2000), ultima avventura grafica dello studio, accolta con freddezza. Delusi dal focus quasi esclusivo su Star Wars, molti dipendenti storici abbandonano LucasArts. L’anno successivo chiude anche Lucas Learning.
2003
Troppi progetti falliti
Star Wars: Knight of the Old Republic
Dopo anni di produzioni esclusivamente legate a Star Wars, con un calo qualitativo evidente, la compagnia annuncia il ritorno alle IP originali. Tuttavia, l’unico vero successo di questo periodo è Star Wars: Knights of the Old Republic (2003), sviluppato da BioWare. Il fallimento degli altri progetti e la cancellazione di numerose IP portano alle dimissioni di Simon Jeffery nello stesso anno.
2004
Cambio al vertice
Ristrutturazione interna
Jim Ward assume la carica di CEO e avvia una drastica ristrutturazione interna per risanare la compagnia, con tagli al personale e una riduzione delle dimensioni operative di quasi due terzi.
2008
Si fatica a risollevarsi
Cambia nuovamente CEO
Dopo quattro anni di produzioni mediocri, tra cui spiccano solo i titoli Mercenaries: Playground of Destruction (2005) e Star Wars: Battlefront II (2005), sviluppati da Pandemic Studios, Jim Ward lascia la compagnia. Al suo posto subentra Darrell Rodriguez.
2010
Segnali di ripresa
Ancora cambio di CEO
Tra il 2009 e il 2010, LucasArts mostra timidi segnali di ripresa grazie alla collaborazione con Telltale Games, che porta alla pubblicazione di Tales of Monkey Island (2009) e ai remake dei primi due capitoli della saga. Tuttavia, Darrell Rodriguez lascia inaspettatamente la presidenza, sostituito da Paul Meegan.
2012
Subentra Disney
Cancellazione dei lavori
The Walt Disney Company acquisisce Lucasfilm Ltd. e tutte le sue sussidiarie, inclusa LucasArts, annullando numerosi progetti in sviluppo e congelando quelli già in produzione.
2013
Produzione ferma
Staff licenziato
Disney annuncia la chiusura di LucasArts come sviluppatore, licenziando la maggior parte del personale. Il marchio viene mantenuto, ma solo come etichetta licenziante per le proprietà intellettuali di Lucasfilm.
2021
Segnali di vita
Rebranding
Lucasfilm Ltd. annuncia la rinascita del marchio Lucasfilm Games, che diventa l’etichetta ufficiale per tutti i futuri titoli basati sulle proprietà Lucasfilm. Tra i primi progetti annunciati figurano il remake di Star Wars: Knights of the Old Republic (2003), affidato a Aspyr Media, e Star Wars Eclipse, nuovo titolo sviluppato da Quantic Dream.
2022
Ritorno importante
Monkey Island
Lucasfilm Games annuncia la co-produzione, insieme a Devolver Digital, di Return to Monkey Island (2020), sviluppato da Terrible Toybox sotto la direzione di Ron Gilbert, segnando un ritorno significativo alle radici dello studio.