Timeline
2 Aprile 2025
1994
Fondazione
Periodo difficile
CD Projekt nasce a Varsavia grazie a Marcin Iwiński e Michał Kiciński, due giovani rivenditori di videogiochi. L’azienda nasce in un contesto complesso: la Polonia stava vivendo il passaggio da un sistema socialista a una repubblica parlamentare dopo “l’Autunno delle Nazioni” del 1989. La società si specializza nella distribuzione e localizzazione di videogiochi su CD-ROM per il mercato polacco (da cui il nome “CD Projekt”), un settore allora ancora poco sviluppato, complice l’uscita dalla Guerra Fredda e il recente passaggio all’economia di mercato.
1996
Valore nel paese
Attirare l'attenzione
Fin dai primi anni, CD Projekt si dedica alla localizzazione parziale e distribuzione di titoli, in particolare importati dagli Stati Uniti, vista la scarsa considerazione della Polonia come mercato videoludico. Grazie al suo lavoro, l’interesse del pubblico polacco cresce sensibilmente, spingendo sempre più publisher a puntare sul territorio. CD Projekt guadagna rapidamente notorietà come leader del settore nel paese.
1999
Primi grossi accordi
Primo doppiaggio in polacco
L’azienda firma diversi accordi con realtà come Blizzard, Interplay, Blue Byte e Acclaim, distribuendo titoli come Diablo (1996), Warcraft II: Tides of Darkness (1995) e Baldur’s Gate (1999). Quest’ultimo segna una tappa importante: è il primo gioco completamente doppiato in lingua polacca.
Promotore del mercato polacco
Localizzazione, pubblicazione, sviluppo
CD Projekt dimostra con i fatti che il mercato videoludico polacco è attivo e ricettivo, incentivando un numero crescente di aziende a investire nel territorio. Il successo di titoli come Baldur’s Gate II: Shadows of Amn (2000) e Diablo II (2000), distribuiti dalla compagnia, porta a un notevole incremento del fatturato, spingendo CD Projekt a considerare per la prima volta l’idea di sviluppare un videogioco proprietario.
2002
Un accordo vitale
Sfruttare un progetto cancellato
CD Projekt stava lavorando al porting PC di Baldur’s Gate: Dark Alliance (2001), commissionato da Interplay, ma il progetto viene cancellato per motivi finanziari, lasciando CD Projekt con una parte del codice di un titolo ormai abbandonato. La società decide allora di sfruttare l’occasione e fonda uno studio interno, CD Projekt RED, con l’obiettivo di creare un nuovo gioco originale partendo dal materiale rimasto. Nello stesso anno, acquista anche i diritti della saga letteraria Wiedźmin di Andrzej Sapkowski per la cifra simbolica di 35.000 złoty (circa 7.700 euro), senza alcuna clausola sulle royalties.
Aiuti esterni
Difficoltà del principiante
Lo sviluppo di The Witcher (2007), dalla traduzione inglese dei romanzi originali, procede a rilento per via dell’inesperienza dello studio. Nonostante le difficoltà, la società arriva a coinvolgere oltre 100 professionisti, riunendo una squadra di talento per un progetto dal budget di circa 4,5 milioni di euro. Un aiuto fondamentale arriva anche da BioWare, con cui CD Projekt aveva costruito un ottimo rapporto negli anni precedenti: lo studio canadese supporta la promozione del gioco e concede in licenza il proprio motore Aurora, facilitando lo sviluppo.
2005
Nuovo sito
Nuovi accordi di distribuzione
Viene lanciato il portale polacco dedito ai videogiochi gram.pl, poi reso indipendente nel 2008. Intanto continuano gli accordi di distribuzione e localizzazione, ora anche con colossi come Microsoft e THQ.
2007
Primo lavoro degli studi
The Witcher
Dopo cinque anni di sviluppo, The Witcher (2007) viene finalmente pubblicato. Il gioco riceve ottime recensioni e buoni risultati di vendita, rafforzando la fiducia e l’ambizione di CD Projekt, che avvia subito i lavori su un sequel.
2008
Cambio progetti
Una nuova collaborazione
Lo sviluppo di The Witcher 2: Assassins of Kings (2011) viene temporaneamente sospeso per lavorare su The Witcher: Rise of the White Wolf, una versione console del primo gioco, sviluppata con Widescreen Games e pubblicata da Atari.
Nasce GOG
Retrogaming
CD Projekt lancia la piattaforma GOG.com (Good Old Games) votata al retrogaming e alla preservazione dei vecchi giochi senza l’utilizzo di DRM. La società si impegna nel recupero del codice di diversi vecchi titoli per permetterne la distribuzione digitale su macchine moderne, collaborando con grandi e piccoli sviluppatori e affrontando i problemi di licenza di sviluppatori defunti.
Modifiche gerarchiche
CDP Investment
Nasce la holding CDP Investment, che controlla CD Projekt, CD Projekt RED e GOG Ltd. Nello stesso periodo, la compagnia acquisisce Metropolis Software.
2009
Ritorno al sequel
Nuovo engine
A causa della crisi finanziaria globale del 2008-2009 e dei crescenti disaccordi con la partner Widescreen Games, CD Projekt si trova in difficoltà economiche e decide di cancellare lo sviluppo di The Witcher: Rise of the White Wolf. La società concentra allora tutte le sue risorse sulla creazione di un motore proprietario per il sequel The Witcher 2: Assassins of Kings (2011), che prenderà il nome di RED Engine. Per evitare cause da parte di Atari per la cancellazione del progetto, viene firmato un accordo di distribuzione per il nuovo titolo.
2010
Successore legale
Subentra Optimus
La compagnia Optimus S.A., attiva nel settore dell’hardware per PC, acquisisce il 100% delle azioni di CDP Investment. Dopo essere stata penalizzata in passato da gravi errori delle autorità fiscali durante l’epoca comunista, Optimus versa in condizioni difficili e decide quindi di cambiare radicalmente rotta: assume il nome di CD Projekt RED S.A. e annuncia la trasformazione del proprio core business, passando dall’hardware alla distribuzione e sviluppo di videogiochi. In questo modo, CD Projekt diventa ufficialmente il successore legale della nuova entità. Contestualmente, la società cancella lo sviluppo dello sparatutto They (originariamente avviato da Metropolis Software) per concentrarsi esclusivamente su The Witcher 2: Assassins of Kings (2011).
2011
Risollevamento
The Witcher 2: Assassins of Kings
Dopo quasi quattro anni di sviluppo, The Witcher 2: Assassins of Kings (2011) viene finalmente pubblicato, ottenendo un grande successo sia di critica che di pubblico. Il titolo contribuisce in modo significativo alla ripresa economica della società e consolida la posizione di CD Projekt tra le realtà videoludiche più rilevanti del panorama europeo.
2012
Rebranding
Nuova IP
CD Projekt RED annuncia lo sviluppo di una nuova IP basata sul gioco di ruolo cartaceo Cyberpunk 2020, con il coinvolgimento diretto del suo creatore, Mike Pondsmith, in qualità di consulente. Nello stesso periodo prende forma anche il prossimo capitolo della saga di The Witcher. Inoltre, la compagnia effettua un nuovo rebranding, tornando alla sua denominazione originale: CD Projekt.
2015
Successo
The Witcher 3: Wild Hunt
Dopo numerosi rinvii, esce The Witcher 3: Wild Hunt (2015). Il gioco ottiene un imponente successo commerciale, lodato dalla critica, amato dai giocatori ed entrato di diritto tra i capolavori dell’industria videoludica, ascendendo definitivamente CD Project nell’olimpo degli sviluppatori più amati e proficui d’Europa.
GOG Galaxy
Quotazione in borsa
Il trionfo commerciale di The Witcher 3: Wild Hunt (2015) porta la società a espandersi e a quotarsi alla Borsa di Varsavia. Oltre ai DLC e agli spin-off come Gwent: The Witcher Card Game (2018) e Thronebreaker: The Witcher Tales (2018), viene lanciato GOG Galaxy, un client completo che funge da libreria e accesso al catalogo di GOG.com.
2018
Nell'indice WIG20
Nuovi studi
CD Projekt entra nell’indice WIG20 della Borsa di Varsavia. Vengono aperti due nuovi studi: uno a Breslavia e Spokko a Varsavia, quest’ultimo dedicato allo sviluppo di giochi mobile.
Amore e rispetto
Hype gigantesco
La reputazione di CD Projekt raggiunge il suo apice. La cura per il consumatore, i titoli di qualità e il rispetto guadagnato nell’industria alimentano un hype enorme attorno al prossimo progetto: Cyberpunk 2077 (2020), uno dei giochi più attesi di tutti i tempi.
2019
Alcuni retroscena
Vari progetti secondari
CD Projekt lancia il suo store ufficiale e la versione 2.0 di GOG Galaxy, che diventa una libreria universale integrata con altre piattaforme. Viene inoltre annunciata una serie TV su The Witcher. Tuttavia, emergono voci di malcontento tra i dipendenti, con critiche alle condizioni lavorative pubblicate su Glassdoor.
2020
Pessime manovre
Avidità
Gli straordinari risultati ottenuti negli anni e l’enorme hype accumulato attorno a Cyberpunk 2077 (2020) portano CD Projekt a diventare la società videoludica di maggior valore in Europa. Decisa a capitalizzare il momento, l’azienda sceglie di lanciare il gioco a dicembre 2020, puntando sul periodo natalizio, sul lockdown causato dal COVID-19 e sull’arrivo della nuova generazione di console. Per rispettare la finestra di lancio, la direzione modifica la gestione interna, trasformando il crunch da facoltativo a obbligatorio per tutti i dipendenti.
Disastro inaspettato
Dalle critiche alle accuse
Il lancio di Cyberpunk 2077 (2020) si rivela disastroso, generando un’ondata di polemiche che scuotono l’intera industria. Il titolo è da considerarsi un successo commerciale, in quanto i soli pre-order sono sufficienti a coprire gli oltre 300 milioni di dollari investiti nello sviluppo. Tuttavia, la stampa specializzata si dimostra estremamente critica, in particolare sul comparto tecnico, evidenziando come il gioco non mantiene molte delle promesse fatte da CD Projekt. L’azienda viene duramente attaccata e successivamente citata in giudizio per aver minimizzato lo stato reale del prodotto al momento del lancio. Alle redazioni giornalistiche era stata infatti inviata esclusivamente la versione PC, considerata la più stabile, mentre le versioni console si trovavano in condizioni così disastrose da portare perfino Sony a rimuovere temporaneamente il gioco dal proprio store digitale.
Odio e sfiducia
Acquisizioni ed attacchi hacker
La società subisce un duro colpo alla propria reputazione, compromettendo la fiducia sia dell’industria che del pubblico. Dopo aver rilasciato scuse ufficiali e promesso interventi correttivi, la società avvia una campagna di rimborsi per i giocatori insoddisfatti. Nello stesso anno, l’azienda è vittima di un grave attacco informatico: vengono trafugati codici sorgente e documenti interni, successivamente messi all’asta nel dark web, dopo il rifiuto da parte di CD Projekt di trattare con i cybercriminali. Nonostante le difficoltà, la compagnia prosegue la propria espansione, acquisendo gli studi Digital Scapes Studios (poi rinominato CD Projekt RED Vancouver) e Molasses Flood.
2022
Nuovi progetti
Ambizione
La società annuncia diversi progetti in cantiere: Project Orion, sequel di Cyberpunk 2077; Project Polaris, primo capitolo di una nuova trilogia di The Witcher; Canis Majoris, un remake del primo The Witcher; Project Sirius, un titolo single-player/multiplayer sviluppato da The Molasses Flood
2023
Ridimensionamenti e tagli
Problemi interni
CD Projekt sospende lo sviluppo di Project Sirius. Questo porta al licenziamento di 29 dipendenti di The Molasses Flood. Viene inoltre fermato il supporto a Gwent: The Witcher Card Game (2018), che sarà gestito adesso dalla community, portando al licenziamento di 30 membri del team. In seguito la società comunica una ristrutturazione più ampia, con un taglio di circa 100 dipendenti, pari al 9% della forza lavoro, che causa la fondazione da alcuni ex sviluppatori di un sindacato interno.
2025
Rilancio e consolidamento
Ottimizzazione delle risorse
La società continua a riorganizzare le proprie risorse, concentrando gli sforzi sui progetti Polaris e Orion. Comunica inoltre l’assunzione di 57 nuovi dipendenti, portando il totale a 707 collaboratori. Questo segna un’inversione di tendenza dopo i recenti licenziamenti, suggerendo una fase di ripresa e rafforzamento delle attività interne.