TPS
Una prospettiva che differenzia
Il TPS, acronimo di Third-Person Shooter (sparatutto in terza persona), è un sottogenere tipico dei giochi d’azione, che si distingue per la prospettiva della telecamera posizionata dietro le spalle del personaggio controllato. Questo punto di vista offre una visione ampia dell’ambiente circostante e un focus sul personaggio, rendendolo una scelta ideale per giochi che combinano azione, strategia e narrazione. L’aspetto distintivo del TPS è l’equilibrio tra combattimenti dinamici e il controllo del personaggio nello spazio, offrendo ai giocatori un’esperienza immersiva che li coinvolge sia a livello visivo che tattico.
Evoluzione storica
Le origini del sottogenere risalgono agli anni ’80, con giochi come Cabinets e Space Harrier, che presentavano una primitiva visuale in terza persona. Tuttavia, il TPS come lo conosciamo oggi inizia a prendere forma con titoli come Tomb Raider (1996), che combina combattimenti in tempo reale, esplorazione e piattaforme con una telecamera che segue da dietro il personaggio.
Il vero punto di svolta arriva con Max Payne (2001), che introduce il “bullet time”, una meccanica che consente ai giocatori di rallentare il tempo per eseguire mosse spettacolari, cambiando il modo in cui i TPS potevano essere vissuti. Successivamente, Resident Evil 4 (2005) ridefinisce il genere, con una telecamera posizionata sopra la spalla che diventa un nuovo standard per i TPS.
Con l’avvento della generazione HD, giochi come Gears of War (2006) portano il sottogenere a un nuovo livello, introducendo un sistema di coperture innovativo che diventa una caratteristica distintiva di molti TPS moderni.
Un genere duttile
Negli ultimi anni, giochi come The Last of Us (2013) e Uncharted 4 (2016) hanno dimostrato quanto il TPS possa essere utilizzato per raccontare storie complesse e emozionanti. Questi titoli combinano combattimenti intensi con elementi cinematografici, elevando il genere a nuove vette.
Allo stesso tempo, il TPS ha influenzato una vasta gamma di altri generi, integrandosi in titoli come gli RPG (Mass Effect) o gli open-world (Horizon Zero Dawn). La sua versatilità e l’enfasi sul movimento e la prospettiva continuano a renderlo un pilastro del design videoludico moderno. Con la sua capacità di combinare azione spettacolare, narrazione coinvolgente e controllo spaziale unico, il TPS rimane una delle esperienze di gioco più amate e influenti.