Atari ST
Storia
L’Atari ST fece il suo debutto nel 1985, progettato come un home computer a 16/32 bit in grado di competere con altri sistemi basati su CPU Motorola 68000 (come il Macintosh di Apple e l’Amiga di Commodore). “ST” stava per “Sixteen/Thirty-two”, a indicare l’architettura interna a 32 bit e il bus dati esterno a 16 bit. L’azienda americana Atari, dopo aver vissuto vari alti e bassi nel settore dei videogiochi, puntò a inserirsi con forza nel mercato degli home computer proponendo una macchina relativamente economica, ma con notevoli capacità multimediali e, soprattutto, dotata di porte MIDI integrate.
Il primo modello in commercio fu l’Atari 520ST, con 512 KB di RAM; rapidamente seguirono versioni con più memoria (come l’Atari 1040ST 1986, il primo home computer a offrire 1 MB di RAM a un prezzo competitivo). La linea ST ottenne un buon successo in Europa, dove si affermò sia come macchina da gioco sia come strumento per applicazioni professionali, in particolare nel campo della musica digitale.
A fine anni ’80, Atari propose i Mega ST, orientati al mondo business, e successivamente la famiglia STE (con miglioramenti grafici e audio) e i modelli TT e Falcon, sempre più potenti. Tuttavia, la progressiva ascesa dei PC IBM compatibili a prezzi decrescenti e le difficoltà finanziarie di Atari portarono a un declino della piattaforma nei primi anni ‘90.
Quando si parla di Atari ST nell’ottica dell’industria videoludica, ci si riferisce solitamente al modello Atari 1040ST lanciato nel 1986 o al primo modello 520ST, non solo perchè quelli commercialmente più venduti ed apprezzati, ma anche perchè i più propensi al gaming per caratteristiche ed accessibilità.
Hardware
Il cuore della gamma ST era il Motorola 68000 a 8 MHz, affiancato da custom chip (Shifter per la grafica, YM2149 per l’audio e GLUE per la sincronizzazione di sistema). Questa architettura consentiva prestazioni interessanti per l’epoca, offrendo la possibilità di eseguire giochi e applicazioni a colori o in alta risoluzione monocromatica (640×400), particolarmente apprezzata per la videoscrittura e i software di disegno tecnico.
Uno degli aspetti più distintivi fu la dotazione delle porte MIDI integrate, presente fin dai primi modelli: ciò rese l’Atari ST un computer popolare tra i musicisti e i produttori che lo sfruttavano come sequencer o centralina MIDI per studio di registrazione, grazie a software come Cubase e Notator.
I vari modelli differivano principalmente per la quantità di RAM e il design (versioni compatte con tastiera integrata, come 520ST o 1040ST, e versioni desktop con case separato, come Mega ST e Mega STE). Le macchine successive (STE, TT, Falcon) ampliarono le capacità grafiche, audio e di espansione, ma non riuscirono a invertire il trend di mercato a favore dei PC compatibili.
Accoglienza
Al lancio, la serie ST venne accolta con entusiasmo dai consumatori e dalla stampa specializzata, poiché offriva un rapporto qualità/prezzo molto interessante. Nei mercati europei, in particolare, l’ST si affermò come soluzione versatile: le riviste lo recensirono positivamente per la facilità d’uso del sistema operativo GEM (basato su un’interfaccia grafica, parente stretto di quello usato dai primi Macintosh), per le sue qualità nel gaming (con numerosi port da Amiga e conversioni di coin-op) e per la produttività in ambito musicale e di grafica bitmap.
La concorrente diretta Commodore Amiga aveva però dalla sua un hardware più focalizzato sui giochi e sulla multimedialità avanzata, grazie a chipset dedicati a grafica e audio. Di conseguenza, pur rimanendo popolare, l’ST fu spesso visto come leggermente meno potente in ambito videoludico, ma più apprezzato nei contesti MIDI e professionali, anche per la risoluzione monocromatica che rendeva l’uso di applicazioni di produttività più nitido e confortevole.
Con l’avanzare degli anni ‘90, la diffusione dei PC IBM compatibili e di sistemi operativi come Windows 3.1/95 rosicchiò quote di mercato all’ST, mentre Atari si trovò in difficoltà finanziarie e incapace di competere con la rapida evoluzione dell’hardware nel settore PC. Tuttavia, la piattaforma ST trovò una community fedele di appassionati e utenti musicali che ne prolungarono la vita ben oltre la sua dismissione commerciale.
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Specifiche
CPU
Motorola 68000 a 8 MHz
GPU
Custom Chip “Shifter”
RAM
da 512 KB a 4MB RAM
Audio
Chip audio Yamaha YM2149 a 3 voci + 1 canale di rumore
Supporto
Floppy Disk 3,5″
Risoluzione
da 320×200 (16 colori) a 640×400 (monocromatico)