Electronic Arts

1982
– presente
Fondatore
Tipo di azienda

Holding

Sussidiarie

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Franchise

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Timeline

17 Marzo 2025

1982

Fondazione

Trip Howkins

Trip Hawkins, ex dipendente Apple, decide di lasciare l’azienda per fondare una propria compagnia con un investimento personale. Inizialmente propone il nome “Amazin’ Software“, ma i primi dipendenti lo spingono a cambiarlo. Hawkins sceglie allora “Electronic Arts“, riflettendo la sua visione dello sviluppo software come forma d’arte e promuovendo l’idea che i programmatori vadano considerati veri e propri artisti.

1983

Prime pubblicazioni

Propensione per lo sport

La compagnia pubblica i suoi primi titoli, tra cui Archon: The Light and the Dark (1983) e M.U.L.E. (1983), oltre al primo gioco sviluppato internamente, One on One: Dr. J vs. Larry Bird (1983). Quest’ultimo nasce dalla passione di Hawkins per lo sport ed è il primo videogioco a coinvolgere atleti professionisti sotto contratto, contribuendo a consolidare la reputazione di EA anche come sviluppatrice.

Modus operandi

Celebrazione dell'arte

Electronic Arts tratta direttamente con i rivenditori, garantendosi margini più alti e una maggiore consapevolezza delle dinamiche commerciali. Per contenere i costi di distribuzione e trasmettere un’immagine artistica, i giochi vengono confezionati in custodie simili a quelle degli album musicali. Inoltre, la società offre stipendi elevati e visibilità ai propri sviluppatori, definiti “artisti”, aumentando il proprio fascino nel settore.

1987

Programmi oltre che giochi

Diverse uscite

EA sviluppa anche software per computer, in particolare per Amiga, imponendosi come standard nel settore con titoli come Deluxe Paint, Deluxe Music Construction Set e Instant Music. Sul fronte videoludico, pubblica i primi due capitoli di The Bard’s Tale e Earl Weaver Baseball (1987), quest’ultimo molto apprezzato e decisivo per il futuro investimento dell’azienda nei giochi sportivi.

1988

Grandi successi

Madden Football

L’anno si rivela ricco di successi con le pubblicazioni di Wasteland (1988), The Bard’s Tale III (1988) e F/A-18 Interceptor (1988), ma il titolo più importante è John Madden Football (1988). Frutto di tre anni di sviluppo in collaborazione con Bethesda Softworks, è il capostipite delle serie sportive che renderanno celebre la compagnia.

1989

Cambio strategia

Populous

Oltre al rivoluzionario Populous (1989), pioniere dei God Game, EA avvia un cambio strategico: iniziare a pubblicare titoli sportivi su base annuale e acquisire studi di sviluppo di successo, affiancando questa strategia all’apertura di studi interni.

1991

EA Sports Network

Cambi al vertice

Trip Hawkins lascia il ruolo di CEO per fondare 3DO Company, cedendo il posto a Larry Probst. EA sostiene inizialmente la console 3DO Interactive Multiplayer, all’epoca la più potente ma anche molto costosa. Lo stesso anno acquisisce Distinctive Software (futuro EA Vancouver) e fonda la divisione EA Sports Network, dedicata ai titoli sportivi.

1993

Nascono nuovi franchise

Supporto a 3DO in dubbio

Dopo l’acquisizione di Origin Systems nel 1992, con l’IP Ultima, EA Sports Network viene rinominata EA Sports, continuando a gestire i titoli sportivi. Viene pubblicato FIFA International Soccer (1993), primo capitolo del celebre franchise. La compagnia valuta il supporto alla console 3DO, che fatica nel mercato, interrompendolo nel 1996 dopo l’uscita di The Need for Speed (1994), titolo che inaugura un nuovo importante franchise.

1997

Major d'alta classe

Leader nel panorama sports

EA acquisisce Maxis e il franchise SimCity, consolidando il proprio status di major del settore, sia come editore/distributore che come sviluppatore. La compagnia domina il panorama sportivo con serie come Madden NFL, NHL, PGA, NBA e FIFA, grazie a strategie innovative: sviluppo di franchise annuali, servizi di distribuzione d’eccellenza e acquisizioni mirate. Anche i software prodotti negli anni ’80 restano pietre miliari nel settore.

2000

The Sims

Nuove acquisizioni

Il nuovo millennio si apre con il fenomeno The Sims (2000), che spinge EA a rilasciare numerose espansioni. Nello stesso anno, la compagnia acquisisce DreamWorks Interactive e il suo franchise Medal of Honor.

2002

Enorme mole di prodotti

Battlefield 1942

Con Battlefield 1942 (2002), primo capitolo del franchise, EA amplia ulteriormente il proprio catalogo, sviluppando internamente serie come The Sims, Need for Speed, Ultima, Medal of Honor, Command & Conquer, SimCity, Battlefield e tutti i titoli EA Sports. La produzione si espande enormemente, generando profitti notevoli.

Sorgono malcontenti e male pratiche

Dalla qualità alla quantità

La compagnia comincia da qui in poi a ritrovarsi spesso al centro di controversie per varie cause legali, pratiche anti-consumatore ed anti-concorrenziali, suscitando l’odio nell’industria da sviluppatori, publisher e giocatori. La compagnia inoltre inizia ad acquisire studi non più per il loro valore come in passato ma più per le loro IP, imponendo successivamente cambiamenti e limitando la creatività degli sviluppatori. Ciò portò inesorabilmente a cancellazioni di progetti ed infine alla chiusura degli stessi studi come Origin System e il franchise Ultima.

2004

Atteggiamenti ostili

La pratica del crunch

L’acquisizione del 20% di Ubisoft viene vista come un atto ostile, alimentando l’antipatia verso EA. Nello stesso anno, la compagnia affronta due cause legali collettive per pratiche di crunch time, denunciate dal blog EA Spouse, gestito da Erin Hoffman, moglie di uno dei dipendenti costretti alle esasperanti ore di lavoro. Il caso porta all’attenzione pubblica le condizioni di lavoro estenuanti e non retribuite.

2007

Riorganizzazione aziendale

Nuovo CEO

Larry Probst lascia la carica di CEO, sostituito da John Riccitiello. L’azienda, dopo anni di produzioni massive e acquisizioni aggressive, tra cui rientrano Bioware, Criterion Games e DICE, affronta un generale appiattimento creativo ed un calo di qualità complessiva dei titoli. Riccitiello attribuisce la colpa all’approccio aziendale e propone una riorganizzazione in quattro etichette autonome per ridare creatività e autonomia ai team.

2008

Frostbite

Nuovi tagli al personale

EA tenta invano di acquisire Take-Two Interactive, ritirando l’offerta. Nello stesso anno, DICE lancia la prima versione del motore grafico Frostbite Engine. A causa di risultati finanziari deludenti, EA procede a una seconda ristrutturazione interna e a numerosi tagli al personale.

2011

Origin

Tante IP di successo

Dopo i successi di nuove IP come Dead Space (2008), Dragon Age: Origins (2009), Mirror’s Edge (2008), Crysis (2007) e Mass Effect (2007), EA lancia la propria piattaforma digitale Origin, entrando in conflitto con Steam. I ricavi crescono notevolmente, consolidando la posizione dell’azienda nel mercato digitale.

2013

Nuovo CEO

Nuova riorganizzazione

Riccitiello si dimette, sostituito da Andrew Wilson, che avvia una nuova ristrutturazione e licenzia il 10% del personale. Inizia una collaborazione con Disney per titoli Star Wars e trattative per acquisire Respawn Entertainment.

Il caso lootbox

Vecchie abitudini

In questi anni, l’intensificarsi di microtransazioni e lootbox scatenano una polemica mondiale, non solo in mabito videoludico ma anche governativo, tirando in ballo il gioco d’azzardo. La posizione di EA si fa spigolosa, con cali delle azioni ed una conseguente crisi per la società, aggravata da flop come Anthem (2019) e Battlefield V (2018), oltre alla chiusura di Visceral Games.

2019

Recupero

Sorpresa di Respawn

EA recupera in parte il valore delle sue azioni riportando su Steam i suoi titoli e rilasciando a sorpresa Apex Legends (2019) di Respawn Entertainment, che cavalcando l’onda del trend battle royal, si è saputo comunque distinguere, portando un affluenza ed incassi in microtransazioni non ininfluenti.

2021

Grossa Acquisizione

Attacco hacker

EA acquisisce Codemasters e Glu Mobile, ampliandosi nel settore mobile. La partnership esclusiva con Disney per Star Wars termina. Il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita investe 1 miliardo in azioni EA. Un grave attacco hacker colpisce l’azienda, con furto di dati del motore Frostbite e tentativi di estorsione.

2022

Rottura con FIFA

Nuova acquisizione

EA acquisisce lo studio mobile Playdemic Studios e pone fine alla partnership con FIFA. Dal 2023, i titoli calcistici della compagnia cambiano nome in EA Sports FC.

2023

Riorganizzazione societaria

Chiusure, licenziamenti e nuovi vertici

EA cancella lo sviluppo di Apex Legends Mobile e Battlefield Mobile, chiudendo lo studio Industrial Toys. La società inoltre annuncia il licenziamento del 6% della forza lavoro, circa 775 dipendenti, come parte di una riorganizzazione aziendale, che prevede la suddivisione della compagnia in due divisioni: EA Sports e EA Entertainment, entrambe sotto la sua supervisione diretta. Laura Miele diventa presidente di EA Entertainment, mentre Cam Weber guida EA Sports.

Ancora tagli

Seguono azioni legali

EA taglia 50 posizioni presso BioWare, circa il 20% dello staff. I dipendenti licenziati avviano successivamente un’azione legale contro EA, chiedendo migliori condizioni di buonuscita. EA effettua licenziamenti anche all’interno di Codemasters, senza rendere noto il numero esatto di dipendenti coinvolti.

2024

Ulteriori tagli

Scioperi

EA annuncia un nuovo taglio di 670 dipendenti, pari al 5% della forza lavoro globale, cancellando anche uno sparatutto in prima persona ambientato nell’universo Star Wars. La compagnia dichiara di voler ridurre il ricorso a IP su licenza per concentrarsi sulle proprie proprietà intellettuali. Nel mentre il sindacato SAG-AFTRA, che rappresenta anche doppiatori di videogiochi, avvia uno sciopero contro diversi publisher, tra cui EA, per la mancanza di tutele nell’uso dell’intelligenza artificiale, soprattutto per la riproduzione vocale e digitale non autorizzata degli attori.

2025

Calo delle entrate

Ridimensionamento BioWare

La compagnia abbassa le previsioni sui ricavi annuali a causa delle vendite inferiori alle attese di EA Sports FC 25 (2024) e Dragon Age: The Veilguard (2024), attribuendo la maggior parte del calo al titolo calcistico. Poco dopo, la compagnia ristruttura nuovamente BioWare, riducendo lo studio a meno di 100 dipendenti, rispetto ai più di 200 di due anni prima. Diverse figure chiave lasciano la compagnia, rappresentando un’importante perdita di talento creativo e richiamando i tagli subiti da BioWare nel 2023.

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