Fondatore
Brian Fargo, Rebecca Heineman, Troy Worrell, Jay Patel, Chris Wells
Tipo di azienda
Società Madre
Sussidiarie
Franchise
Timeline
22 Marzo 2025
1983
Fondazione
Brian Fargo
Interplay viene fondata nel 1983 da Brian Fargo insieme a Troy Worrell, Jay Patel, Chris Wells e Rebecca Heineman, con il nome Interplay Production. Durante il primo anno di attività, la società si concentra esclusivamente su lavori di porting e conversione, senza realizzare progetti originali.
1984
Primo titolo
Accordi con Activision
Grazie a un contratto con Activision, Interplay sviluppa il suo primo gioco originale, Mindshadow (1984), un’avventura grafica ispirata in parte al primo lavoro di Brian Fargo, The Demon’s Forge (1981). A questo titolo seguono altre due avventure grafiche sempre su commissione di Activision.
1985
The Bard's Tale
Primo successo commerciale
Il primo grande successo arriva con Tales of the Unknown: Volume I (1985), sviluppato per Electronic Arts. Il titolo, poi noto semplicemente come The Bard’s Tale, ottiene un enorme riscontro di pubblico, consacrando il nome di Interplay Production e avviando una delle sue saghe RPG più celebri.
1988
Wasteland
Originalità
Desideroso di sperimentare oltre i classici fantasy, Fargo guida la creazione di titoli innovativi. Nascono così Neuromancer (1988), un’avventura grafica cyberpunk sviluppata per Activision, e Wasteland (1988), RPG post-apocalittico pubblicato da Electronic Arts, che riceve grande apprezzamento critico e diventa un capostipite del genere.
1990
Rinomata grazie agli RPG
Pubblicare oltre che sviluppare
Grazie alla sua reputazione come sviluppatore di RPG, Interplay continua a lanciare titoli di rilievo, tra cui nuovi capitoli di The Bard’s Tale, nuovi titoli come Dragon Wars (1989), Descent (1995), Stonekeep (1995) e diversi giochi legati all’universo di Star Trek. A partire dal 1990, inizia anche a operare come editore, seppur in modo saltuario.
1997
Fallout
Dalle ceneri di Wasteland
Fargo desiderava un seguito per Wasteland, ma Electronic Arts rifiutò di cederne i diritti. La risposta fu Fallout (1997), un erede spirituale con una nuova ambientazione post-apocalittica e meccaniche innovative. Il titolo ottiene grande successo di critica e pubblico ritagliandosi un posto importante nell’industria, pur vendendo solo quanto basta per coprire i costi di produzione della società, che tuttavia adesso possiede una IP di spessore.
1998
Rebranding e nuovi franchise
Ottimi prodotti ma vendite modeste
Interplay pubblica Baldur’s Gate (1998), sviluppato da BioWare, e Fallout 2 (1998), realizzato da Black Isle Studios, divisione interna formata dal team del primo capitolo. Nonostante l’ottima accoglienza, le vendite sono modeste. Nello stesso anno, l’azienda cambia nome in Interplay Entertainment e si quota in borsa per contrastare la difficile situazione finanziaria.
2001
Situazione ingiusta e difficile
Perdita di autonomia
Malgrado la qualità dei titoli, le vendite non decollano. All’inizio del 2000, Interplay Entertainment fatica a competere, gravata dai costi di sviluppo e dalla scarsa presenza nel mercato console. Per evitare la bancarotta, accetta un investimento di 35 milioni di dollari da Titus Interactive, che ne acquisisce il controllo di maggioranza.
2003
Acquisizione completa
Brian Fargo lascia il posto
Progressivamente, Interplay perde autonomia, spingendo Brian Fargo a dimettersi da CEO per fondare InXile Entertainment. Le azioni perdono valore, consentendo a Titus Interactive di rilevare tutte le quote residue, completando così l’acquisizione della società.
2007
Addio Fallout
Azioni necessarie
Tra cause legali e il fallimento di Titus Interactive, Interplay accumula gravi debiti. Per restare in vita, è costretta a chiudere i suoi studi e vendere la celebre IP Fallout a Bethesda Softworks, rinunciando a una delle sue serie più importanti.
2008
Ripresa faticosa
Causa legale con Bethesda
Nel 2008, Interplay rilancia alcuni vecchi titoli su GOG e viene citata in giudizio da Bethesda per la licenza di Fallout Online e la vendita di Fallout Trilogy. Recupera anche IP storiche come Descent e Free Space, tentando di riproporle tramite campagne di crowdfunding, senza però ottenere il successo sperato.
2016
IP all'asta
Svendita di diversi titoli
Nel 2016, Interplay Entertainment annuncia l’intenzione di vendere quasi 70 delle sue proprietà intellettuali, affidandosi a Wedbush Securities per la gestione delle trattative. La scelta rappresenta un ultimo tentativo di monetizzare il proprio catalogo storico.
Piano di ripubblicazione
Riportare vecchi titoli
La compagnia si dedica per anni a ripubblicare vecchi titoli del suo portfolio, alcuni anche in chiave moderna e restilizzata. Esempi sono Kingpin: Reloaded (2023) e Baldur’s Gate: Dark Alliance (2001).